Ricerca

Studiare e fare

Il nostro modo di fare ricerca segue due spinte concrete innovative. La prima, è che la quasi totalità degli studi condotti è pensata in termini di ricerca-azione: il nostro obiettivo è quello di elaborare, testare e connettere, a ogni prodotto di ricerca, degli strumenti progettuali e operativi utili alle persone e ai territori. La seconda spinta è quella dell’apertura verso l’esterno, del coinvolgimento multidisciplinare, dell’attivazione di percorsi “generativi” di idee e contributi per creare uno spazio ideale e concreto di confronto, crescita, innovazione. Vogliamo che i nostri progetti di ricerca e reportistica siano il prodotto, di volta in volta, di call to action-research, affinché ogni lavoro di ricerca diventi l’espressione delle riflessioni, degli outcome, della lente di interpretazione disciplinare di quegli studiosi ed esperti che già affrontano i temi di volta in volta trattati e che abbiano voglia di aprirsi a un tavolo di confronto e di produzione scientifica finanziata. Vogliamo coinvolgere soprattutto i giovani ricercatori, promuovendo e sostenendo un modo di fare ricerca “insieme”, dove anche i risultati di medio termine costituiscano una sorgente aperta di informazioni e dati per stimolare la crescita di ulteriori domande, idee, contaminazioni scientifiche. Per questo, abbiamo in cantiere progetti che si attiveranno attraverso piattaforme che potranno autogenerarsi e rigenerarsi dei contributi opensource dei vari studiosi di volta in volta impegnati sui temi che verranno promossi.
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Futuri nel Mezzogiorno

Futuri nel Mezzogiorno

Studi anticipatori per un piano d’azione verso futuri desiderabili ma realistici
Studi anticipatori per un piano d’azione verso futuri desiderabili e sostenibili: questo il focus della ricerca sul campo, realizzata in collaborazione la cattedra UNESCO sugli Studi anticipatori dell’Università di Trento, con l’obiettivo di ipotizzare interventi realmente efficaci e fondati sui sistemi di anticipazione dei futuri e sulla cosiddetta future literacy delle persone, per un rilancio dei territori e del loro buon governo anche attraverso la riattivazione e l’aggiornamento del portato di idee e conoscenze che proviene dall’eredità della Magna Grecia.
Le mafie al tempo dei social

Le mafie al tempo dei social

Un percorso di studio che ha inizio dal convegno “Le mafie al tempo dei social”, promosso dalla FMG nel maggio 2022 e che ha dato vita al Rapporto omonimo. La ricerca indaga, per la prima volta, la presenza di contenuti sulle mafie, ma anche prodotti da individui a queste collegati, sui social network, analizzandone pratiche, simboli, significati, narrazioni e network. Il team di ricerca, coordinato dal prof. Marcello Ravveduto dell’Università degli studi di Salerno, per un anno ha processato e analizzato migliaia di dati, attraverso approcci metodologici innovativi. Il Rapporto è il primo di una serie che, di anno in anno, monitorerà i processi correlati all’ambito di analisi, con focus annuali specifici. Il Rapporto verrà presentato il 2 marzo 2023 presso la sala conferenze dell’Associazione della Stampa estera a Roma.
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Arborum Meridies

Storie, territori e comunità degli alberi monumentali del Sud d’Italia.
L’opera Arborum Meridies si inserisce in un programma di ricerca-azione del Laboratorio Ambiente, Territorio e Sostenibilità al Sud della FMG, nell’ambito degli interventi destinati alla costruzione di una base di conoscenze sul patrimonio ambientale e paesaggistico e sul rapporto che le popolazioni locali intessono con quest’ultimo, sia in termini di bagaglio di conoscenze e “relazioni” posseduto, sia rispetto alle potenzialità diffuse di maggiore tutela e valorizzazione sociale, culturale ed economica, dei beni naturalistici e paesaggistici. La collana offre una ricognizione fotografica del patrimonio degli alberi monumentali del Mezzogiorno, raccontando e mostrando gli esemplari ufficialmente riconosciuti e catalogati, ma anche quelli che vengono percepiti come bene naturalistico identitario dalle popolazioni e che non sono iscritti nelle liste ministeriali. Il materiale fotografico inedito è stato prodotto da giovani fotografi naturalistici indipendenti e rappresenta un database visivo unico per accedere alla bellezza del nostro patrimonio arboreo.
I Millennial del Mezzogiorno e la propensione alla genitorialità

I Millennial del Mezzogiorno e la propensione alla genitorialità

Tra politiche e scelte individuali
La ricerca, condotta da Emiliana Mangone e Giuseppe Masullo, esplora le ragioni per cui le giovani donne e i giovani uomini appartenenti alla generazione dei Millennial, in particolare con riferimento a quelli residenti in Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia, mostrano una scarsa propensione alla genitorialità. La ricerca evidenzia come l’assumersi la responsabilità di diventare genitori costituisca la risultante di un’interrelazione complessa di fattori legati al welfare e alle scelte individuali, con le istituzioni che giocano un ruolo fondamentale. Al centro dell’analisi, gli aspetti emergenti dai focus relativi a quei fattori che consentono agli individui di esprimere la piena appartenenza alla comunità, manifestandola, anche attraverso l’assunzione della responsabilità di mettere al mondo un figlio, atto primario per assicura la continuità dell’esistenza della comunità stessa.