Robert Charles Gallo (1937) è un medico, biologo e accademico statunitense, noto per aver scoperto nel 1982 l’origine retrovirale dell’AIDS, confermata l’anno successivo dall’isolamento dell’HIV di tipo 1 da parte di Luc Montagnier e Françoise Barré-Sinoussi.

Gallo è il direttore dell’Institute of Human Virology presso la University of Maryland a Baltimora. Nel 2005 è stato cofondatore del “Gallo Profectus Biosciences” che sviluppa e commercializza tecnologie per ridurre la mortalità causata dalle malattie virali.

Nasce a Waterbury in Connecticut da una famiglia di emigranti italiani. Il nonno paterno, Domenico Gallo, proprietario terriero piemontese, emigrò negli Stati Uniti per dissidi con la famiglia a causa del suo matrimonio con una donna non nobile. Il nonno materno, pugliese, emigrò anch’egli in America per sfuggire alla povertà.

Francis Gallo, suo padre, si occupava di metallurgia. Sfortunatamente l’infanzia del futuro Professor Gallo fu colpita da un grave lutto, la perdita della sorella minore, evento che lo segnò per tutta la vita ma che sarebbe stato poi fonte d’ispirazione per le sue scelte lavorative. Negli anni del liceo, Robert Gallo dedicò tutto il suo tempo allo sport ma dopo essersi fratturato il coccige e non potendo giocare per diverso tempo, cominciò ad appassionarsi alla Medicina intraprendendone gli studi.

Conseguì la laurea in Scienze Biologiche al Providence College nel 1959; dopo pochi anni nel 1963, ottenne anche la laurea in Medicina e Chirurgia al Jefferson College di Filadelfia. Durante gli studi, si interessò alla ricerca e nel 1961 iniziò a lavorare ad Harvard dove conobbe Alan Erslev, colui che lo introdurrà proprio alla ricerca. Lavorò per due anni all’Università di Chicago, per approdare poi al National Cancer Institute di Bethesda, MD., dove rimarrà per ben 30 anni.

Il Dottor Gallo e i suoi collaboratori hanno così aperto la strada al campo della retrovirologia umana, scoprendo, nel 1980, il primo retrovirus umano, HTLV-1, essere la causa di una particolare forma di leucemia umana. L’anno seguente, lo stesso team scopre il secondo, HTLV-2, ed il terzo retrovirus umano noto come HIV, fornendo i primi risultati a dimostrazione che l’HIV era la causa dell’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita).

Nonostante l’iniziale disinteresse all’indagine sul virus mortale che stava mietendo vite a Los Angeles e New York, Gallo decise di utilizzare, nell’estate del 1982, parte delle risorse del suo gruppo di scienziati per gli studi di questa nuova patologia in rapida espansione e con pesanti risvolti sulla pubblica opinione dei cittadini e dei pazienti americani. Studiando i malati di AIDS, Gallo notò un calo vertiginoso dei globuli bianchi e cominciò a condividere la convinzione dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta, che questa patologia fosse causata da un virus.

Intraprese diversi esperimenti, cercando di trovare una conferma a questa sua ipotesi. Sebbene i primi esperimenti non si fossero conclusi a buon fine, attorno alla metà del 1984 diverse colture diedero nuovi ed interessanti risultati. Una squadra francese dell’Istituto Pasteur di Parigi, guidata da Luc Montagnier, pubblicò un articolo su Science che descriveva un retrovirus cui avevano dato il nome di LAV (Lymphadenopathy Associated Virus o Virus associato alla Linfoadenopatia), isolato in un paziente a rischio di AIDS. Il 4 maggio 1984, Gallo e i suoi collaboratori pubblicarono quattro articoli sulla medesima rivista, cercando di dimostrare il collegamento dell’AIDS con il virus HLTV, da lui scoperto. Gallo ricevette il suo secondo Premio Lasker nel 1986, “per la determinazione che i retrovirus, oggi conosciuti come HIV-1, sono la causa dell’AIDS”. Egli è l’unico destinatario di due premi Lasker.

Nel 1995 Gallo pubblicò la scoperta che le chemochine, una classe di composti presenti naturalmente, sono in grado di bloccare l’HIV e arrestare la progressione dell’AIDS. Questa scoperta venne proclamata dalla rivista Science come una delle più importanti innovazioni scientifiche. Le chemochine giocano un ruolo determinante nel controllare la progressione dell’infezione da HIV; fanno comprendere meglio come agisce il sistema immunitario umano contro l’AIDS, orientando la ricerca clinica sul possibile l’utilizzo di una classe di farmaci per trattare l’HIV.

Il team di Gallo, presso l’Institute of Human Virology, svolse un programma di ricerca scientifica e curò l’assistenza clinica di persone affette da HIV/AIDS, trattando più di 4.000 pazienti a Baltimora e circa 200.000 in Africa e nei Caraibi. Nel luglio 2007, a Gallo e alla sua squadra furono assegnati 15 milioni di dollari di sovvenzione dalla Bill and Melinda Gates Foundation per la ricerca di un vaccino preventivo per l’HIV/AIDS.

Nel 2008, Montagnier e la sua collega Françoise Barré-Sinoussi, dell’Institute Pasteur, furono insigniti del Premio Nobel per la fisiologia e la medicina per il loro lavoro sulla scoperta del virus HIV. Robert Gallo, invece, venne lasciato fuori.

L’attribuzione della responsabilità per la scoperta del virus HIV è stata notoriamente controversa, ma oggi si è convenuto che Robert Gallo e Luc Montagnier, con i loro rispettivi gruppi di ricerca, abbiano entrambi contribuito in modo significativo a tale risultato.

Nel 1987, a causa delle incertezze sulle scoperte, il governo francese e quello degli Stati Uniti decisero di dividere equamente i proventi del brevetto di co-scopritori. Montagnier e Gallo ripresero la collaborazione nel 1987. Nel 2002, sul numero di novembre di Science, Gallo e Montagnier pubblicarono una serie di articoli, uno dei quali a firma congiunta, in cui riconoscevano il reciproco fondamentale ruolo nella scoperta del virus HIV. Tuttavia, nel 2008, la commissione per il Nobel decise di non insignire Gallo per la scoperta del virus dell’HIV. Infatti, la commissione per il Nobel scelse di dividere il premio per la fisiologia tra l’HIV e le scoperte del virus del papilloma, piuttosto che includere Gallo in un premio singolare per l’individuazione dell’HIV.

Dal 1996, il Dottor Gallo è Direttore dell’Istituto di Virologia Umana e The Homer & Martha Gudelsky Distinguished Professor di Medicina, Microbiologia e Immunologia presso la University of Maryland School of Medicine. Attualmente è anche co-fondatore e consulente scientifico internazionale del Global Virus Network (GVN).

Ha ricevuto 35 dottorati honoris causa da università di Stati Uniti, Cina, Svezia, Italia, Israele, Perù, Germania, Belgio, Messico, Argentina, Spagna, Irlanda, Giamaica e Grecia. È membro di numerose società professionali e onorarie, tra cui la US National Academy of Sciences, l’Institute of Medicine della US National Academy of Sciences, la Royal Society of Medicine (Glasgow, Scozia), la Royal Society of Medicine (Bruxelles, Belgio), il Royal College of Physicians (Irlanda) 2007, e la National Inventors Hall of Fame.

Ha ricevuto numerosi importanti riconoscimenti e premi scientifici, il più prestigioso tra i quali il premio statunitense Albert Lasker Prize assegnato due volte (1982, 1986), il General Motors Cancer Research Prize 1984, l’American Cancer Society Medal of Honor Award (1983), il Gairdner Foundation International Award (Canada) 1987, The Japan Prize of Science and Technology (1988), Paul Ehrlich and Ludwig Darmstaedter Prize (Germany) 1999, Principe de Asturias Award for Technical and Scientific Research (Spain) 2000, the World Health Award from President Gorbachev a Vienna nel novembre 2001, il primo Otto Herz Memorial Award for Basic Research on Malignant Processes (Israele) 1982, il Rabbi Shai Shacknai Memorial Price (Israele) della Hebrew University (Israele) 1985, il Birla International Award del Tata Memorial Centre (India) 1986, il Tevere Roma International Award (Italia) 1985, l’Harvard Medical School Warren Alpert Foundation Award (1998), il primo premio israeliano, il Dan David Award (2009) e il Paul G. Rogers Me dical Science Award della US National Library of Medicine (2010). The Homer & Martha Gudelsky Distinguished Professorship in Medicine, University of Maryland School of Medicine (2013).

Secondo l’Institute for Scientific Information, il Dottor Gallo è stato lo scienziato più citato al mondo ed è stato classificato al terzo posto nel mondo per impatto scientifico per il periodo tra il 1983 e il 2002. Ha pubblicato quasi 1.200 articoli.

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