Mauricio Macri (1959) è un ingegnere, politico e dirigente sportivo argentino, già Presidente dell’Argentina dal 2015 al 2019.

Nato a Tandil, nella provincia di Buenos Aires, Macri ha origini italiane da parte di padre, il quale proveniva da una ricca famiglia di latifondisti provenienti da San Giorgio Morgeto, a pochi chilometri da Polistena, in Calabria.

Laureatosi in Ingegneria civile presso l’Università Cattolica Argentina, si è in seguito interessato al neoliberismo unendosi all’ormai defunta Unione del Centro Democratico e ad un think tank guidato dal Ministro Alvaro Alsogaray. La sua formazione universitaria non si esaurisce all’Università Cattolica Argentina, bensì prosegue alla Columbia Business School di New York, quindi alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania ed al Centro de Estudios Macroeconómicos de Argentina (CEMA) di Buenos Aires.

Nel 1950, il padre costruttore aveva fondato la sua piccola impresa specializzata in subappalti, da cui è derivato poi il gruppo Socma (Sociedad Macri), figura di riferimento per tutto il campo dell’edilizia Argentina e in tale occasione Mauricio Macri si inserisce nell’attività di famiglia. Tuttavia, durante il suo percorso all’interno delle industrie del padre, cominciano a manifestarsi le prime divergenze di vedute, influenzate dall’esperienza universitaria. Macri vorrebbe infatti orientare l’impresa verso un approccio più liberista, mentre il padre rimane ancorato nell’ottica dei contratti statali che fecero la fortuna della famiglia fino alla caduta del regime della giunta militare. Dopo anni passati a ricoprire ruoli dirigenziali più o meno importanti, la rottura definitiva col padre avviene nel 1993, durante le trattative per il rinnovo della partnership con la FIAT. Nell’anno successivo è stata mossa l’accusa alla Socma (Sociedad Macrì) per contrabbando di parti meccaniche in Uruguay e seppur cadute le accuse, questo aspetto ha segnato il definitivo distacco di Mauricio Macri dalla famiglia.

Negli anni ’90, Macri fu vittima di un cruento episodio di rapimento da parte di alcuni poliziotti corrotti, episodio questo che lo spinse ad intraprendere una carriera politica. Nel 2007, venne eletto sindaco di Buenos Aires con la coalizione Proposta Repubblicana, da lui guidata.

La formazione politica di Macri è apertamente in contrasto con l’allora Presidente Nestor Kirchner, che in passato non ha mancato di esprimere giudizi molto critici sull’operato della famiglia Macri. Ciononostante, considerato il successo nell’attività svolta da sindaco, Macri viene riconfermato nel 2011 come sindaco di Buenos Aires, vittoria quest’ultima che lo aiuterà non poco nella corsa alle presidenziali del 2015, quando Macri infatti vince le lezioni divenendo quindi Presidente dell’Argentina e rimanendovi fino al 2019, ponendosi l’obiettivo di restaurare le regole del mercato economico e finanziario e di non aumentare le tasse.

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