José Manuel de la Sota (1949-2018) è stato un politico argentino che ha esercitato la maggior influenza sulla politica argentina degli anni ’80.

Nato a Cordoba, Argentina, studiò legge presso l’Università Nazionale di Cordoba, sposando poi nel 1972 Silvia Zanichelli, di origini italiane e figlia dell’ex Governatore Arturo Zanichelli.

La sua attività politica iniziò a prendere forma nel 1973 con la nomina di Segretario Legislativo del Consigliere comunale di Cordoba, Miguel Flores, peronista di sinistra. Tuttavia, il colpo di stato avvenuto nel marzo del 1976 segnò momentaneamente la fine della sua carriera politica.

Solo con il ritorno della democrazia nel 1983, de la Sota ricominciò con la politica, correndo alle primarie del Partito Giustizionalista, arrivando secondo e candidandosi quale sindaco di Cordoba, venendo però ampiamente sconfitto dal candidato dell’Unione Civica Radicale, Ramon Mestre.

Nonostante i Peronisti della provincia mostrassero nei suoi confronti una continua scarsa considerazione, de la Sota risultò comunque nella lista dei quattro candidati del partito alla Camera dei Deputati. Servì infatti nella Convenzione costituzionale provinciale del 1986 come vicepresidente dell’organo, assicurandosi così la nomina a candidato governatore nel 1987, pur essendo poi sconfitto da Eduardo Angeloz.

Nel 1990 accettò un posto come Ambasciatore in Brasile, dimettendosi dal Congresso rieletto, ma nell’anno successivo si ricandidò quale governatore di Cordoba, essendo seppur nuovamente sconfitto da Angeloz, battuta quest’ultima che fu significativa perché costò a de la Sota gran parte del suo sostegno all’interno del Partito Giustizialista portando al fallimento nel riconquistare un seggio al Congresso.

Nel 1994, un emendamento della Costituzione argentina dal quale derivò l’aumento del numero dei senatori da due a tre, consentì a de la Sota di tornare alla carica di senatore di alto profilo nel 1995.

Alla fine degli anni ’90 fu eletto governatore di Cordoba rimanendo in carica fino al 2007, periodo nel corso del quale si concentrò sulla costruzione e il completamento di numerose opere pubbliche, 340 scuole e oltre 20000 unità abitative pubbliche, in una provincia di oltre 3 milioni di abitanti.

Durante le elezioni del 2015, il governatore chiese la candidatura alla presidenza sullo United centrista per una nuova alternativa, arrivando tuttavia secondo a Sergio Massa alle primarie del 9 agosto. Sostenne il candidato della destra Mauricio Macri in vista del ballottaggio del 22 novembre, aiutandolo a vincere la provincia di Cordoba del 43%.

De la Sota si spense nel settembre 2018 a 68 anni.

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