Giovanni Pugliese Carratelli (1911 – 2010) è stato uno storico e accademico italiano, tra i maggiori studiosi dell’antichità. Intellettuale poliedrico e uno dei maggiori studiosi e storici del mondo antico che l’Italia abbia mai avuto. Con il contributo di colleghi e amici della cultura, animati dal proposito di alimentare la memoria della terra d’origine presso gli italiani emigrati in America, ha sostenuto la nascita nel 1987 dell’Associazione Internazionale Magna Grecia che fu allora presieduta dal giornalista della Rizzoli Corporation e corrispondente da New York, Gino Gullace.

Pugliese Carratelli nacque a Napoli ma le radici della sua famiglia erano calabresi. Suo padre era nato a Pizzo da una famiglia originaria di Pianopoli-Feroleto.

Pugliese Carratelli fu un grande intellettuale che, pur non essendo nato fisicamente in Calabria l’ha amata tantissimo e ne ha scavato le antichissime radici storico-culturali, magnificando principalmente l’irripetibile momento storico della Magna Grecia, che proprio in Calabria ha raggiunto i livelli più alti della sua civiltà.

Visse la giovinezza nella Napoli di Benedetto Croce e di Adolfo Omodeo, dei quali fu amico, e da quell’ambiente culturale ricevette importanti stimoli per la sua formazione.

Nel 1946, insieme a Gaetano Macchiaroli, editore tenace e rigoroso impegnato nel sociale e nella politica, fondò la prestigiosa rivista di studi antichi «La parola del passato» (titolo ispirato a Così parlò Zarathustra del filosofo Nietzsche), che diresse ininterrottamente e con grande dedizione fino alla fine dei suoi giorni. Fu tra gli studiosi che collaborarono alla decifrazione dei testi minoici “in Lineare A” e di quelli micenei in “Lineare B” dei quali divenne importante esegeta, pubblicandoli, lo stesso anno, nella collana “Monumenti antichi dei Lincei” ed inaugurando una felice stagione di ricerca sui rapporti tra i Micenei e l’Italia.

Conseguita la libera docenza, insegnò Storia greca e romana nell’Università statale di Pisa (1950-1954); Storia dell’Asia anteriore antica e poi Storia greca e romana presso l’Università di Firenze (1954-1964); Storia greca all’Università di Roma “La Sapienza” (fino al 1974), per concludere la sua attività di docente come professore di Storia della storiografia greca nella Scuola Normale Superiore di Pisa, della quale è stato anche direttore.

Si interessò alla civiltà degli Ittiti e al mondo indiano dell’epoca successiva all’impresa di Alessandro Magno.

Uno dei temi fondamentali affrontati da Pugliese Carratelli è stato la grecità dell’occidente. Gianfranco Maddoli, suo allievo a Firenze, sottolineava:

«la molteplicità di interessi scientifici che hanno guidato la sua costante ininterrotta ricerca: dall’antico Oriente alla Grecia, a Roma, alla fecondità del mondo classico nell’Umanesimo rinascimentale; dalle lingue e dai testi antichi originari al pensiero politico, filosofico e religioso; da Tucidide a Platone all’Orfismo, dalla storia della Magna Grecia a quella dei popoli italici all’interno di un’ampia visione unitaria del Mediterraneo, aperto agli impulsi e alle eredità del Vicino Oriente».

Nel primo decennio post-bellico, il Ministero della Pubblica Istruzione pensò di ricostituire la Deputazione di Storia Patria per la Calabria, affidando la realizzazione del progetto proprio a lui, che ne fu il primo commissario straordinario e promosse la prima adunanza costitutiva il 16 settembre 1954 a Cosenza, durante lo svolgimento del 1° Congresso storico calabrese.

Nel 1960, succedendo nell’incarico a Federico Chabod, assunse la direzione, che tenne fino al 1986, dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, fondato da Benedetto Croce nel 1946. Fu socio dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia Pontaniana di Napoli, dell’Accademia La Colombaria di Firenze, dell’Accademia di Atene, della Society for the Promotion of Hellenic Studies e dell’Istituto Archeologico Germanico; fu presidente della Fondazione Faina di Orvieto e membro della Società Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti.

Dal 1961, collaborò per molti anni all’attività dell’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia, al quale si devono gli annuali convegni di studi magnogreci di Taranto, in cui svolse un ruolo centrale. Ha fatto parte anche del Consiglio dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana, dirigendo dal 1975 l’Enciclopedia dell’arte classica e orientale.

Ben consapevole che la ricerca storica non può avere confini, ha affrontato anche tematiche di storia risorgimentale e di storia napoletana recente, insieme a prospettive culturali di attualità. Alla sua scuola si sono formate generazioni di studiosi e docenti universitari italiani di Storia Greca e di Storia del Vicino Oriente Antico, nonché di funzionari in istituzioni pubbliche a vari livelli, come il Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R) e le soprintendenze archeologiche. Fino all’ultimo ha portato avanti gli studi e sollecitato i più giovani.

Fondò altre due importanti riviste scientifiche: «Studi classici e Orientali» e «Studi micenei ed egeo-anatolici».

Nel 1975, insieme all’avvocato Gerardo Marotta e ad Elena Croce (figlia del filosofo), fondò l’Istituto Italiano per gli Studi filosofici, divenendo così la guida e l’ispiratore dei due grandi istituti napoletani, di caratura internazionale, nel campo della ricerca storica e filosofica.

Promotore di cultura, ha curato numerose raccolte di studi destinate a un più largo pubblico, tra le quali si ricordano la grande collana Antica Madre edita da Scheiwiller con il contributo del Credito Italiano, i volumi Magna Grecia per le edizioni Electa e la grande mostra veneziana di Palazzo Grassi su I Greci in Occidente del 1996.

Si spense a Roma, all’età di 99 anni, e fu cremato in una cerimonia privata al Cimitero del Verano. «Con lui se ne va l’ultimo dei grandi italiani», dichiarò alla notizia della sua scomparsa, Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, di cui Pugliese Carratelli era stato anche direttore. Napoli lo ha ricordato intitolandogli la Biblioteca dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici; Taranto, città dei convegni sulla Magna Grecia, gli ha intitolato una strada.

Nel novembre del 2011, l’Accademia Nazionale dei Lincei lo ha commemorato in un importante convegno dal titolo “Antiquorum philosophia. In ricordo di Giovanni Pugliese Carratelli”, al quale presero parte i più prestigiosi studiosi antichisti delle università italiane.

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