George Pataki

George Elmer Pataki (1945) è un politico statunitense, Governatore dello Stato di New York dal 1994 al 2006. Nel 1995 fu nominato Presidente Onorario dell’Associazione Internazionale Magna Grecia, presieduta da Nino Foti, grazie alla cui Associazione il Governatore ha potuto riscoprire le proprie radici in una visita in Italia organizzata in quello stesso anno, nella Regione Calabria per ritrovare i suoi lontani cugini.

Pataki è nato a Peekskill, New York, ed è cresciuto nella fattoria di famiglia dei suoi genitori. Il ramo paterno era di origine ungherese (suo nonno era un immigrato proveniente da Mátészalka) mentre quello materno aveva ascendenze irlandesi ed italiane tant’è che il nonno materno, Matteo Laganà, era nato in Calabria nel 1889. Nei primi anni del ‘900, il nonno lasciò Pellaro, un piccolo centro vicino Reggio Calabria, ove il Governatore Pataki assieme alla madre si recò nel 1995 per ritrovare le sue radici familiari e culturali.

Nel 1964, Pataki vinse una borsa di studio ed entrò all’Università di Yale, per poi laurearsi nel 1967. Già all’interno dell’ateneo si era distinto politicamente, essendo diventato il portavoce del movimento studentesco conservatore. Nel 1970 si specializzò in Giurisprudenza alla Columbia University.

Cominciò la sua carriera politica nel novembre del 1981, venendo eletto sindaco del suo paese natio, Peekskill, con il 70% dei voti.

Nel 1992 avanzò la sua candidatura per il Senato di New York: vinte le Primarie repubblicane con il 52% dei voti, Pataki riuscì ad imporsi nelle consultazioni vere e proprie con un buon margine. A quel punto si sentì abbastanza forte per presentare la sua candidatura a Governatore, e fece partire immediatamente la campagna elettorale.

Pataki ha prestato servizio per 10 anni nella legislatura dello Stato di New York: era dai tempi di Franklin D. Roosevelt (1929-1932) che il Governatore dello Stato di New York non era nato a New York. Eletto Governatore nel 1994 e rieletto due volte con margini record, ha attuato tagli alle tasse per oltre 100 miliardi di dollari, che hanno creato oltre 600.000 nuovi posti di lavoro dal 1995, rendendo New York una potenza nella ricerca ad alta tecnologia e nella crescita economica. Durante il suo governo, ci furono numerosi tagli alle imposte e le spese statali furono fortemente contenute. Al tempo stesso avviò un forte processo di privatizzazione delle imprese.

Nel 1998 Pataki ha ottenuto il suo secondo mandato con relativa facilità: si parlò di lui prima come possibile candidato alle Primarie presidenziali del Partito Repubblicano e poi come papabile vice di George W. Bush, che alla fine invece optò per Dick Cheney. All’indomani dell’11 settembre 2001, Pataki concordò con Rudy Giuliani di utilizzare dieci miliardi di dollari per costruire un museo in memoria delle vittime, ma ancora nel settembre del 2006 il progetto non era partito. Pataki ha guidato comunque New York attraverso un periodo di lutto e ricordo, verso la ripresa e la rivitalizzazione. Il fulcro del suo impegno per la ricostruzione di Lower Manhattan è un memoriale duraturo e stimolante che renderà omaggio a coloro che morirono in uno dei giorni più bui della storia d’America.

Sotto il suo governo, New York è anche passata in prima linea nella protezione ambientale. Il Governatore ha svolto un forte ruolo di leadership nella pulizia del fiume Hudson e del Long Island Sound, e ha contribuito a negoziare un accordo storico per proteggere il bacino idrografico di New York. Ha avanzato politiche pluripremiate e all’avanguardia nei settori delle energie rinnovabili. Le sue iniziative includevano la protezione di oltre un milione di acri di spazio aperto, l’adozione dell’iniziativa regionale sui gas a effetto serra, l’implementazione del primo credito d’imposta per l’edilizia verde della nazione, una legislazione storica sui brownfield e programmi per migliorare la produzione e l’uso di energie alternative come il biodiesel, l’etanolo, le celle a combustibile e il carbone pulito.

Nel 2002 ottenne il suo terzo mandato da Governatore di New York, battendo il candidato dei democratici Andrew Cuomo anche grazie all’appoggio che gli venne concesso dall’Independence Party. Il 31 dicembre del 2006 fu l’ultimo giorno da Governatore per Pataki, che annunciò di non essere interessato ad entrare nel gabinetto Bush né di voler concorrere alle Primarie presidenziali repubblicane del 2008. Nel settembre del 2007 George W. Bush lo nominò delegato statunitense alle Nazioni Unite; tale decisione fu approvata a larga maggioranza dal Senato nazionale.

Nel 2015 Pataki annunciò la sua candidatura alle Primarie repubblicane del 2016 ma i sondaggi lo diedero allo 0.1% tra gli ultimi. Nel dicembre dello stesso anno decise di sospendere definitivamente la sua campagna elettorale e di appoggiare il senatore di origini cubane Marco Rubio, di posizioni più moderate rispetto a Donald Trump e Ted Cruz.

Pataki e sua moglie Libby risiedono attualmente a Garrison, New York.

Pataki

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