Francesco Adorno (1921 – 2010), è stato un filosofo, storico della filosofia antica e membro di diverse accademie scientifiche italiane e straniere, tra cui l’Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”. Ha contribuito a promuovere con l’Associazione Internazionale Magna Grecia, allora presieduta dal giornalista e corrispondente da New York per la Rizzoli Corporation Gino Gullace, la storia e la cultura della Magna Graecia con diversi saggi sull’interpretazione storica di Pitagora e sulla significativa influenza del Pitagorismo in quelle terre del Sud Italia.

Originario di Siracusa, visse sempre a Firenze dove si laureò in filosofia nel 1944. Insegnò Storia della filosofia, Storia della filosofia medievale e Storia della filosofia antica presso le Università di Firenze, Bari e Bologna. Fino al luglio 2009, quando le sue condizioni di salute lo costrinsero a rassegnare le dimissioni, fu presidente dell’Accademia Toscana di Scienze e Lettere ‘La Colombaria’ e membro dell’Unione Accademica Nazionale.

Figura tra le più autorevoli del pensiero storico-filosofico italiano, Francesco Adorno è stato autore di libri sui quali hanno studiato generazioni di giovani liceali e universitari. Tra le opere più note Introduzione a Socrate del 1970; I Sofisti e Socrate del 1952; Studi sul pensiero greco del 1966; Il pensiero politico di Platone del 1990. Adorno contribuì alla traduzione delle opere di Platone e curò l’edizione critica di alcuni testi umanistici fiorentini. Promosse e coordinò l’edizione di un Corpus dei Papiri filosofici greci e latini in dieci volumi e la pubblicazione di carteggi e scritti inediti di pensatori e letterati che hanno operato in Toscana tra l’800 e il ‘900.

La sua formazione culturale affondava le radici negli ambienti intellettuali e politici fiorentini tra gli anni ‘30 e ‘45, risentendo in particolare dell’influenza crociana nell’interpretazione della filosofia come riflessione teorica mai disgiunta dalla situazione storica reale. In nome di questa concretezza antimetafisica e della necessità di una descrizione storica del pensiero filosofico, Adorno rese propria la lezione del metodo marxista e della più recente filosofia del linguaggio, realizzando così una lettura attenta dei testi classici rendendoli interpretabili nel loro autentico contesto politico e culturale.

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