L’aggiudicazione di due bandi, in partenariato con il Comune di Scilla da una parte e l’aggregazione di Comuni di Riace, Stilo e Pazzano dall’altra, rappresenta il riconoscimento del pluriennale impegno della Fondazione Magna Grecia nel promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nel Mezzogiorno d’Italia, in particolare nei piccoli centri nei quali è presente un borgo storico. Tutto questo, reso ancora più incisivo dal costante riferimento storico e culturale alla tradizione magno-greca che ha permeato di sé prima i territori del Sud, e poi l’Italia e l’Occidente tutto.
Le azioni, promosse dal Ministero dei Beni Culturali nell’ambito delle Misure del PNRR, intendono integrare obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento dei borghi interessati. I progetti, presentati dalla Fondazione in partenariato con altri soggetti profit e del Terzo Settore, mirano a realizzare interventi finalizzati al recupero del patrimonio storico, alla riqualificazione degli spazi pubblici aperti, alla creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici favorendo la creazione e promozione di nuovi itinerari e visite guidate, al sostegno delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volte a rilanciare le economie locali ed a valorizzare i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio. Il contesto operativo è quello di una forte collaborazione pubblico-privato, che invita a promuovere approcci integrati e partecipativi al fine di generare benefici nei quattro pilastri dello sviluppo sostenibile: economia, diversità culturale, società e ambiente.
In questo contesto, la Fondazione Magna Grecia ha proposto un partenariato progettuale ai Comuni di Scilla e di Riace, veri e propri depositari della tradizione magno-greca in Calabria e di un tessuto millenario di cultura, storia e tradizioni, che si poi è tradotto in una elaborazione progettuale che ha passato il vaglio della commissione aggiudicatrice presso il MIC e che si concretizzerà sui diversi territori in un arco temporale di 36 mesi.
Il risultato sarà la rivitalizzazione sociale ed economica dei territori, il loro rilancio occupazionale e il contrasto dello spopolamento, l’attivazione di iniziative imprenditoriali e commerciali che creino ricadute occupazionali sul territorio. Il tutto senza interruzione di continuità rispetto alle tradizioni, alla storia ed alla cultura dei singoli luoghi.
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