Domenick Scaglione (1933-2019) è stato presidente di Intercontinental Associates Inc. New York, vicepresidente della Chase Manhattan Bank e, dal 1990, nominato Consigliere dell’Associazione Internazionale Magna Grecia, presieduta da Nino Foti.
La vicenda umana e professionale di Domenick Scaglione è stata straordinaria: una storia importante, ricca di avvenimenti che lo hanno reso probabilmente uno dei partinicesi e dei siciliani emigrati più eccelsi. “Mimì”, così come era chiamato affettuosamente da tutti, visse un’infanzia difficile, orfanotrofio e seminario in un contesto sociale poverissimo.
Emigrato nel 1951 a New York, Domenick Scaglione conseguì quattro lauree e scalò la vetta della finanza internazionale.
Nacque a Partinico, un piccolo comune della città di Palermo, in una famiglia modesta. Orfano di padre, negli anni ’50 emigrò negli Stati Uniti e dopo una dura gavetta divenne un banchiere di fama internazionale. Vicepresidente del dipartimento internazionale della Chase Manhattan Bank, responsabile per le istituzioni dell’Europa occidentale, braccio destro del miliardario David Rockefeller, amico personale di Henry Kissinger, di Gianni Agnelli e di molti altri potenti di mezzo mondo, Scaglione ha fatto parte del Consiglio dell’Albanian-American Enterprise Fund (AAEF), dal 1995, e del Consiglio dell’Albanian-American Development Foundation (AADF) fino al 2019.
Si spese in prima persona per opere di carità verso i più bisognosi e fu promotore di iniziative umanitarie in Albania. Nel 1994 il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton scelse lui per gestire, per conto del Governo americano, un fondo da 30 milioni di dollari per la ricostruzione in Albania. Con i suoi risparmi fondò l’Albanian Children Fund a New York e l’Albanian Children Foundation in Albania, che porta il suo nome.
In quella terra si spese anche a titolo personale. Realizzò orfanotrofi per i bambini albanesi, ospedali per curare la talassemia mediterranea e per curare bambini autistici. Fondò l’American Bank of Albania e la Albanian Cultural Society. Fu anche ex presidente dell’American Foreign Policy Institute di Washington.
Ricevette la medaglia dell’Ordine di Madre Teresa dal presidente Rexhep Meidani, nel 2000 e la medaglia dell’Ordine di Skanderberg dal presidente Bujar Nishani, nel 2013.
Di quest’uomo straordinario che fece carriera sostenuto dalla fede, in una Wall Street popolata da cannibali, colpiva la sua umiltà:
“Sono uno di voi – amava ripetere –, ho una vita normale”.
Nel 2016, in occasione del 20 ° anniversario, la Albanian Children Foundation organizzò un ricevimento in onore e apprezzamento del suo fondatore. Questo ricevimento si tenne nel rispetto del contributo e dei valori umani che Scaglione, dedicò negli ultimi 20 anni in termini di salute e benessere dei bambini albanesi, testimoniando un enorme incoraggiamento non solo per le loro famiglie ma per la società albanese nel suo insieme.
Propose anche di donare a Partinico una statua del Cristo redentore alta 30 metri, da collocare sul Colle Cesarò per vegliare sui partinicesi. Un’opera – secondo le sue intenzioni – per invocare sì l’aiuto divino sul paese natale, ma capace anche di attrarre un turismo religioso. Su quella proposta la città si divise. Alcuni erano favorevoli, altri ritenevano che per riscattare Partinico da una crisi nera occorressero iniziative più concrete. La cosa fu archiviata con grande rammarico di Scaglione, rimasto incompreso.
Domenick Scaglione si spense a 88 anni, nella sua abitazione alla periferia di New York, dove abitava da 68 anni.
- Nomina di Scaglione a Consigliere dell’Associazione Internazionale Magna Grecia, presieduta da Nino Foti. 1990.
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