Antonino Fava, detto Nuccio (1939), è un giornalista e politico italiano. È l’unico giornalista, insieme a Mario Orfeo, ad essere stato direttore sia del Tg1 sia del Tg3. Con gli amici Nino Foti e Gino Gullace ha presieduto, nel 1987, il Primo Simposio Internazionale della Associazione Internazionale Magna Grecia, tenutosi nella sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma.
Originario della Calabria, ma cresciuto nella Messina degli anni Cinquanta e Sessanta, si è laureato in Giurisprudenza con una tesi in Diritto Costituzionale sui partiti politici, nel 1966, all’Università di Messina, città dove ha trascorso l’infanzia e la giovinezza, formandosi culturalmente, e frequentando il liceo classico “F. Maurolico”. Il suo impegno politico ha avuto inizio all’Università, nelle file della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI), la più antica associazione studentesca italiana.
Dal 1964 al 1967 fu presidente dell’Unuri, l’organismo rappresentativo degli studenti universitari italiani, col sostegno di un’ampia coalizione di forze democratiche ed antifasciste.
Nuccio Fava vanta anche una significativa carriera sportiva nel basket giovanile, come giocatore della squadra del “Maurolico” tanto da essere convocato sia nella squadra giovanile nazionale che in quella universitaria. Tra le partite giocate, Italia-Spagna a La Spezia e Cecoslovacchia-Italia nella Praga ancora fresca della rivolta del 1968; grande protagonista dell’indimenticabile Coppa Lo Forte dell’agosto Messinese. Nella squadra del Cus Messina giocò insieme a Boris Giuliano, il futuro commissario di polizia martire della mafia.
Giornalista professionista nell’agosto 1967, ha percorso tutti i gradi della carriera nelle redazioni televisive iniziando come redattore, chiamato da Sergio Zavoli. Fava vanta trentatré anni di carriera in RAI, ente dove è stato tra le punte del giornalismo televisivo, con i suoi programmi religiosi, le sue interviste a politici e alle grandi personalità della storia, i suoi viaggi nel mondo. La sua straordinaria carriera è legata al Tg1, di cui è stato vicedirettore e poi direttore dal 1987 al 1990 e nel 1996, per poi essere nominato direttore generale al Tg3-Tgr e della struttura Rai-Giubileo, che ha seguito il grande evento del 2000. Grande inviato e vaticanista, ha seguito i primi viaggi di Papa Giovanni Paolo II in Sudamerica, in Messico, e quello storico a Cuba, tenendo forte sempre il legame con la sua Messina.
Opinionista politico, attualmente scrive per il sito Globalist e collabora anche per la “Gazzetta del Sud”.
La candidatura alle elezioni calabresi del 2000 costituisce il suo primo impegno politico-istituzionale: si candida alla presidenza della Regione, a capo di una coalizione di centro-sinistra ma viene sconfitto da Giuseppe Chiaravalloti, sostenuto dalla Casa delle Libertà.
Nel 2003 aderisce all’Udeur, per la quale si candida alle elezioni europee del 2004 nella circoscrizione nord-ovest, con risultati tuttavia non lusinghieri. Arriva poi alla direzione de “Il Campanile nuovo”, giornale di partito dell’Udeur, ma la collaborazione si interrompe nel 2005.
Dal 2007 è presidente della sezione italiana dell’Associazione Giornalisti Europei.
L’8 settembre 2012 viene premiato per la sua attività e la sua passione civile nel corso del “Premio Ilaria Alpi”. Nel dicembre 2019 ha ricevuto il “Premio Antonello da Messina” per la sua attività giornalistica e culturale, promosso dall’associazione culturale “Antonello da Messina” a Roma nella chiesa di S. Marco Evangelista.
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